Applicazioni
L'oro puro è troppo tenero per poter essere lavorato normalmente; viene indurito legandolo ad altri metalli, rame e argento sopra tutti. L'oro e le sue leghe sono usati in gioielleria, nel coniare monete e sono uno standard di cambio valutario per molte nazioni. Per via della sua resistenza alla corrosione ed alle sue notevoli propietà elettriche ha trovato sempre più spazio anche in applicazioni industriali.
Tra gli altri usi:
l'oro può essere tirato in fili ed inserito in tessuti ed ornamenti;
svolge funzioni critiche in molti computer, apparecchi per telecomunicazioni, motori jet e numerose applicazioni industriali;
trova ampio uso come materiale di rivestimento delle superfici di contatti elettrici, per garantirne la resistenza alla corrosione nel tempo;
realizzazione di otturazioni e ponti in odontoiatria;
in sospensione colloidale trova impiego per la pittura delle ceramiche ed è oggetto di studio per applicazioni biologiche e mediche;
l'acido cloroaurico trova uso in fotografia per far virare l'immagine prodotta dai sali d'argento;
l'aurotiomaleato di disodio è un farmaco per la cura dell'artrite reumatoide;
l'isotopo radioattivo 198Au (emivita: 2,7 giorni) è usato in alcune terapie anti-tumorali;
l'oro è usato per rivestire campioni biologici da osservare sotto un microscopio elettronico a scansione;
una medaglia d'oro è il premio assegnato al vincitore di moltissime competizioni e concorsi, non ultimi le Olimpiadi ed il Premio Nobel;
l'oro è usato come rivestimento protettivo di molti satelliti artificiali, data la sua elevata capacità di riflettere sia la luce visibile che quella infrarossa;
l'oro metallico è usato come ingrediente in alcune ricette di alta cucina; non avendo praticamente alcuna reattività non altera i sapori;
l'oro bianco - una lega con platino, palladio, nichel o zinco - funge da sostituivo del platino in alcune applicazioni ed in gioielleria; - inoltre l'oro bianco è il metallo in assoluto con il più basso valore del coefficiente di dilatazione termica.
l'oro verde (in lega con l'argento) e l'oro rosso (in lega col rame) sono usati in gioielleria.
Produzione
L'estrazione dell'oro dai suoi minerali diventa economicamente conveniente quando la concentrazione del metallo è superiore a 0,5 ppm (0,5 grammi per tonnellata); nelle grandi miniere a cielo aperto la concentrazione tipica è compresa tra 1 e 5 ppm; per i minerali scavati in miniere sotterranee, la concentrazione media è circa 3 ppm. Per essere visibile a occhio nudo in un suo minerale l'oro deve avere una concentrazione di circa 30 ppm, questo spiega perché perfino nelle miniere d'oro è poco frequente vederlo.L'oro è estratto dai depositi alluvionali per dilavamento e dai minerali rocciosi per metallurgia estrattiva. Spesso la raffinazione del metallo si accompagna alla clorurazione o all'elettrolisi.
Per ora la concentrazione di oro nelle acque marine è troppo esigua per essere economicamente conveniente.
Sin dal 1880 lo stato del Sudafrica è stato la fonte di circa due terzi dell'oro estratto nel mondo. La città di Johannesburg è stata costruita alla sommità di uno dei più grandi giacimenti del mondo. I giacimenti negli stati sudafricani dell'Orange e del Transvaal sono invece tra le miniere più profonde del mondo. La guerra Boera del 1899-1901 tra i boeri e i britannici fu in parte dovuta ai diritti di sfruttamento ed ai contenziosi aperti sulle proprietà delle miniere sudafricane.
Tra gli altri maggiori produttori figurano il Canada, gli Stati Uniti - principalmente in South Dakota e Nevada - e l'Australia - principalmente nello stato dell'Australia Occidentale.
Come gli altri metalli preziosi, l'oro è quotato al grammo o all'oncia. Quando è in lega con altri metalli, la sua purezza è misurata in carati con una scala che fissa a 24 carati l'oro puro. Un altro modo comune di indicarne la purezza è l'uso di un valore compreso tra zero e uno a tre cifre decimali o una frazione in millesimi (18 carati ≡ 18/24 ≡ 0,750 ≡ 750/1000 ≡ 75%)
Il prezzo dell'oro è fissato dai mercati, tuttavia dal 1919 la borsa di Londra stabilisce due volte al giorno un prezzo di riferimento (il cosiddetto fixing dell'oro).
Storicamente l'oro è stato impiegato per supportare le valute in un sistema economico basato sul gold standard, in cui il valore di ogni valuta è stabilito equivalente ad una certa quantità di oro. Come parte di questo sistema, i governi e le banche centrali tentarono di controllare il prezzo dell'oro fissandone le parità con le valute. Per un lungo periodo gli Stati Uniti fissarono il prezzo dell'oro a 20,67 $/oncia (0,66456 $/g) che poi elevarono a 35 $/oncia (1,12527 $/g) nel 1934. Nel 1961 mantenere questo prezzo era diventata un'impresa difficile; le banche centrali statunitense ed europee iniziarono a coordinare le loro azioni per mantenere il prezzo stabile contro le forze di mercato.
Il 17 marzo 1968 le circostanze economiche causarono il fallimento di questi sforzi congiunti; venne introdotto un doppio regime che fissava il prezzo dell'oro a 35 $/oncia per le transazioni valutarie internazionali, lasciandolo però libero di fluttuare per quanto concerneva gli scambi tra privati. Questo doppio regime fu abbandonato nel 1975, quando il prezzo dell'oro fu lasciato libero di variare in accordo alle leggi di mercato. Le banche centrali possiedono ancora oggi riserve auree a garanzia del valore delle proprie valute, anche se il volume globale di queste riserve è andato via via calando(causa la progressiva coniazione di moneta in assenza di controvalore aureo o di qualnque altro metallo. In principio l'oro aveva solo una funzione estetica, ornamentale.
Poi cominciò ad avere una funzione economica di potere concentrato.
Ma al suo apogeo l'oro si trasformò in moneta di carta.
E oggi anche questa sta per essere sostituita dalla moneta elettronica.
Che cosa sta succedendo all'oro e soprattutto alla moneta